Mondiale 2010 Sudafrica: crimine e corruzione |
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Lunedì 24 Maggio 2010 12:00 |
Il mondiale che verràMentre in Italia, con la scusa della sicurezza, si spingono i tifosi di calcio ad acquistare la carta di credito “Tessera del Tifoso”, la cui emissione dev’essere autorizzata addirittura dalla questura, i mondiali di calcio del 2010 si disputeranno in una delle nazioni più violente al mondo: il Sudafrica. Un paese senza ultras, ma dove in media, ogni giorno, vengono assassinate 60-90 persone; 56 subiscono un tentato omicidio; 150 vengono stuprate (la media più alta al mondo, in un paese dove più di 5 milioni sono malati di Hiv); 6 rapite; 1.265 aggredite. Dal 1994, anno delle elezioni che portarono al potere l’African National Congress (ANC) su tutta la regione, sono state assassinate circa 300.000 persone. Tra queste, più di 3.000 agricoltori afrikaner-boeri. Intere famiglie sterminate. Molti bianchi hanno lasciato il Sudafrica, altri desiderano farlo. Chi è rimasto parla di genocidio e teme le cose possano precipitare. Di certo ci sono i dati, che testimoniano che la situazione è già fuori controllo. In Europa pochi ne parlano, quasi non fosse “politicamente corretto”, ma la verità è conosciuta. Basta collegarsi, per esempio, al sito internet del Dipartimento di Stato americano, che informa i turisti, che desiderano recarsi in Sudafrica, sui gravi pericoli connessi alla criminalità. Ciononostante, la Fifa ha deciso di organizzare la Coppa del Mondo di calcio proprio in Sudafrica. Perché? |