Lingua boera, afrikaans, nederlandese: differenze. Una domanda a Ron |
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Venerdì 13 Gennaio 2012 10:00 |
17 dicembre 2011 Dal responsabile di “Volkstaat.org” all'editore del sito “Republican Trekker Volk”.
Ciao Ron, […] Mi piacerebbe porti una domanda. La lingua dei boeri (taal) era/è più vicina al moderno afrikaans o al nederlandese?
Il dott. Lets Pretorius scrive: “Fino agli anni '30 il nederlandese è stato la lingua della nazione boera, ma venne proibito per legge dal governo afrikaner dell'Unione del Sudafrica negli anni '30.” (l'articolo è qui: Lettera della nazione boera all'UNPO - Lets Pretorius, 23 aprile 2011)
18 dicembre 2011 Dall'editore del sito “Republican Trekker Volk” al responsabile di “Volkstaat.org”.
Ciao Maccio
Grazie. Apprezzo il tuo interesse sull'argomento. Il dialetto dei boeri è interessante di per sé perché è certamente simile al dialetto olandese del Capo ma con alcune parole prese da altre lingue e parlato con un accento diverso. Lets Pretorius ha ragione a metà. Il nederlandese era la lingua SCRITTA dei boeri [nota che i nomi delle Repubbliche boere erano scritti in quel modo, cioè in nederlandese: Zuid Afrikaansche Republiek invece di Suid Afrikaans Republiek / Oranje Vrij Staat invece di Oranje Vry Staat ecc.] ma il nederlandese non fu MAI la lingua parlata dei boeri, perché i boeri svilupparono il loro proprio dialetto da quello che fu poi chiamato afrikaans. “Afrikaans” fu un termine applicato a TUTTI i vari cosiddetti dialetti “nederlandesi” [alto nederlandese / basso tedesco] sorti al Capo. Pretorius conclude che i boeri parlavano nederlandese solo perché i vari dialetti afrikaans non avevano avuto riconoscimento ufficiale e perché i boeri dovevano studiare nederlandese in quanto il nederlandese dei Paesi Bassi era usato in chiesa e negli affari dello Stato, e anche perché molti boeri potevano riferirsi al loro dialetto come “nederlandese” - anche se come avevo già fatto notare: i boeri spesso si riferivano ad esso chiamandolo “taal”.
Il dialetto dei boeri era probabilmente simile ai dialetti parlati nel nord-ovest dell'attuale Germania - ma questo non è determinante per la semplice ragione che il nederlandese fu imposto al Capo [cioè: bisognava studiarlo per poter comunicare] e i boeri certamente adottarono l'emergente lingua franca [e crearono il loro dialetto] sviluppata al Capo, con significanti influenze malesi e portoghesi. Ma sono anche che molto immigrati tedeschi dal Capo si recarono direttamente nelle regioni nord-orientali – dove i boeri si stavano sviluppando, per cui bisognerebbe sentire un esperto in merito, o almeno qualcuno in grado di spiegare che impatto ebbero questi tedeschi sullo sviluppo del dialetto boero.
Il dialetto boero mi è ancora un po' misterioso, perché come fatto notare da Theuns Cloete fu rimosso dal Parlamento e proibito tra il 1921 – 1923. Gli olandesi del Capo presero il controllo dell'afrikaans e lo standardizzarono, rimuovendo alcune parole presenti nel dialetto boero in un'operazione che definirono di “pulizia dal nederlandese”, ma i boeri hanno ancora il loro dialetto, con evidenti differenze di pronuncia e di accento.
La lettera di Lets Pretorius contiene un altro errore: vale a dire l'errata affermazione per cui boeri avrebbero avuto il supporto degli olandesi del Capo durante la II Guerra Anglo-Boera. Ritengo anche lui abbia confuso i boeri delle Frontiere del Capo [che naturalmente sostennero le Repubbliche boere] con gli olandesi del Capo della regione occidentale. Ho notato con mia grande sorpresa che molte altre persone fanno lo stesso errore [non Theuns Cloete – con mio grande sollievo – come ha giustamente sottolineato in alcune interviste: i Ribelli del Capo erano boeri delle Frontiere del Capo e non olandesi del Capo], presumendo che i Ribelli del Capo fossero olandesi del Capo [credo si lascino ingannare dal termine “Capo”] mentre dimenticano che ci sono sempre stati dei boeri sulle Frontiere del Capo.
Dal momento che la vera e completa storia dei boeri non è stata mai praticamente insegnata nelle scuole del 20esimo secolo: non c'è da stupirsi di come così tante persone siano ignoranti in merito ai fatti. Autori come Michael Barthorp sono caduti anch'essi in quest'inganno, fino ad usare i termini “olandesi del Capo / afrikaner” e “boeri” come sinonimi e spesso in circostanze errate. La mancanza di conoscenza su chi sono veramente i boeri è scioccante e alcune persone sembrano confondere scientemente gli argomenti. Questo, al fine di impedire ai boeri di reclamare il proprio diritto all'autodeterminazione.
Ron.
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