Quella che segue è la biografia del colonnello Alwyn Wolfaardt, martire boero ucciso durante il Conflitto in Bophuthatswana (1994).
Il tuo sacrificio non è stato dimenticato. volkstaat.org

Alwyn Wolfaardt nacque l'11 dicembre 1949 a Pretoria (in Africa del sud), terzo figlio di Phil e Anna Wolfaardt. Aveva 5 anni e non andava neppure a scuola quando sua madre, Anna Wolfaardt, una sera, mentre metteva a letto i bambini, ebbe un attacco di cuore e morì. Era il più giovane di tre bambini con un fratello più grande, Koos e una sorella.
Suo padre, Phil Wolfaardt, aveva lavorato come meccanico aeronautico nel South African Air Force e nel tempo libero si era qualificato come pilota e aveva ottenuto la licenza come pilota privato. Phil Wolfaardt era un vero boero; aveva aderito all'Ossewa Brandwag (OB) e aveva scelto di andare in prigione piuttosto che combattere a fianco dei britannici, così come aveva deciso, durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Unione del Sudafrica (il macrostato / impero forgiato nel 1902 dal capitalismo internazionale mediante la forza militare dell’Impero britannico, che dopo aver sconfitto le Repubbliche boere le annetté alle proprie colonie). A causa di questo era stato dismesso dal South African Air Force. Successivamente si era qualificato come manutentore e aveva lavorato per la ISCOR (Iron and Steel Corporation) come Capo Reparto alla sezione Elettrica e Meccanica mentre svolgeva contemporaneamente il lavoro di agricoltore part-time. Nel 1975 Phil era andato in pensione con circa 40 anni di servizio per la ISCOR ed era diventato un agricoltore a tempo pieno. Phil fu sempre molto legato alla sua fattoria e al suo lavoro come agricoltore.
Alwyn crebbe in una piccola fattoria a Derdepoort vicino Pretoria e poi in una fattoria a circa 8 km da Cullinan, la nota cittadina dove il 25 giugno 1905 venne ritrovato il più grande diamante di tutti i tempi (il diamante Cullinan). Alwyn Wolfaardt era un parente di Pieter Jordaan, un trekboer del commando boero di Piet Retief (il famoso capo trekboer) che venne tratto in inganno e assassinato nel kraal di Dingaan. Quattro fratelli del nonno di Alwyn morirono nel campo di concentramento di Brandfordt, nello Stato Libero di Orange, durante la Guerra Anglo-Boera.
ll 28 giugno 1958 il padre di Alwyn, Phil, all'età di 41 anni, vedevo e unico genitore da ormai quattro anni, sposò Bettie Gagiano, una giovane donna di 28 anni di Ottosdal, Transvaal occidentale. Dal loro matrimonio arrivarono altri 3 bambini, 2 maschi (Danie e Flip) e una femmina (Adri). Bettie crebbe Alwyn, suo fratello e sua sorella, come se fossero figli propri, senza mai fare distinzioni tra loro. Alwyn, Flip e Adri erano molto legati. Per Flip, Alwyn era più di un fratello, era il suo migliore amico, il suo consigliere, la persona con cui condivideva le sue gioie e i suoi dolori. Si divertivano molto insieme e non litigarono mai. Bettie era molto dolce, mentre Phil era più severo, e non esitava a dare una sculacciata ai figli quando la meritavano. Aveva un approccio quasi militarista o come a volte diceva: “Sono il capitano di questa nave”. I figli notarono il lato morbido del padre soprattutto quando arrivarono i nipoti; anche se si comportavano male pregava i suoi figli di non punirli e di non sculacciarli. Phil Wolfaardt prendeva molto sul serio la sua cultura, le norme morali, e aveva molto interesse per la politica, dove fu anche attivo per la maggior parte della vita.


Alwyn andò alla scuola elementare Premier Mine di Cullinan e terminò la sua istruzione scolastica secondaria presso la scuola secondaria Hendrik Verwoerd di Pretoria, da lì entrò nel South African Defense Force. Al termine del suo servizio militare presso la Technical Service School a Voortrekkerhoogte, Pretoria, andò alla all'agenzia Massey Ferguson “Williams and Van Ginkel” di Pretoria, dove completò il suo apprendistato e si qualificò come meccanico per motori diesel.

Alwyn e suo padre furono sempre attivi in politica, al contrario degli altri famigliari. Durante ogni elezione lavoravano dall'alba al tramonto. In alcune occasioni ebbero delle divergenze. Entrambi avevano una forte personalità e talvolta forti divergenze, ma alla fine condividevano lo stesso credo.
Il 31 dicembre 1978, Danie Wolfaardt, fratellastro di Alwyn, morì in un tragico incidente a soli 19 anni.
Alwyn si era qualificato come meccanico per motori diesel ma amava l'avventura. Dal 1975 al 1980 visse e lavorò come meccanico a Katima Mulilo nella striscia di Caprivi (sul confine tra Africa del sud ovest e Angola, oggi Namibia settentrionale). La sua casa era sulle rive del fiume Zambesi. A quel tempo era una zona di guerra (Guerra Sudafricana di Confine). Tutti a Katima Mulilo avevano un rifugio antiaereo nel cortile in quanto i terroristi attraversavano costantemente il fiume Zambesi. Ma Alwyn non aveva paura. Durante una di queste sparatorie lungo il fiume Zambesi, mentre la maggior parte delle gente della città era nascosta nei propri rifugi antiaerei, lui rimase seduto davanti casa sua, a registrare gli eventi.

Nel 1981, sempre come meccanico per motori diesel, decise di unirsi alla squadra Antartica per 12 mesi. Forse era nel suo elemento quando lasciò la SA Agulhas per la sua esperienza di vita alla base SANAE in Antartide. La SA Agulhas era usata per servire le tre basi del Programma Nazionale Sudafricano in Antartide: Gough Island, Marion Island and SANAE, e per i viaggi di ricerca. Quando tornò a casa era quasi irriconoscibile, così come l'intera squadra Antartica si era lasciato crescere i capelli durante tale periodo. Aveva tante ambizioni e viveva la vita al massimo.
Durante il dicembre del 1982 conobbe Ester Kuhn e con lei si sposò il 7 gennaio del 1984. Successivamente aderirono allo Afrikaner Weerstandbeweging (AWB) dove Alwyn raggiunse il grado di colonnello nel Wenkommando, l'ala militare dell'AWB.
Alwyn e la sua famiglia, nel 1984, vivevano a Pretoria e lui aveva la sua officina a Pretoria Nord. Il 3 febbraio 1986 nacque loro figlia, Annalise. Molto tardi, quella sera, sulla via del ritorno dall'ospedale andò a casa della sua sorellastra con una bottiglia di champage rosé. Dopo aver aperto la bottiglia perse la presa su di essa e questa cadde a terra, non si ruppe ma spruzzò l'intera stanza di champagne. Non riuscivano a smettere di ridere. Non poterono bere un solo sorso di champagne, e dovettero pulire il pasticcio appiccicoso sul pavimento, le pareti e il soffitto fino alla sera molto tardi. Alwyn era felice e orgoglioso della sua piccola bambina. Sua figlia era tutto per lui. L'adorava. Le cambiava i suoi pannolini, le dava da mangiare, la lavava e la vestiva. La chiamava anche la sua “poppie” (la sua bambola), perché era bella come una piccola bambola di porcellana.


Nel 1990 Alwyn e la sua famiglia si trasferirono a Naboomspruit, dove trasferì anche la sua attività. Vivevano appena fuori dalla città in una piccola fattoria dove tenevano alcuni animali e un orto. Alwyn era anche un bravo cuoco. Durante alcune visite dei parenti cucinava e cuoceva il pane fresco in un forno d'argilla esterno.
Alwyn Wolfaardt era un uomo imponente, alto due metri, 115 kg, con una barba lunga e fluente. Era molto rispettato nell'AWB e nella comunità boera di Naboomspruit. Era un onesto nazionalista boero.
Il 25 giugno del 1993, il col. Alwyn Wolfaardt prese parte all'Invasione del World Trade Centre. Fu anche arrestato, ma in tribunale il caso fu annullato.
Il col. Wolfaardt aveva un cuore d'oro e aiutava chiunque, indipendentemente dalla razza di appartenenza. Era il tipo di persona che non esitava a dar via il suo ultimo pezzo di pane se qualcuno ne aveva bisogno, e i suoi amici lo descrivevano come una persona fantastica dal cuore tenero, che spesso si adoperava per aiutare i boeri più poveri e generoso con tutti, bianchi e neri. Alcuni conoscono la storia di un nero abitante dello Zimbabwe (ex Rhodesia) che Alwyn aiutò. Il suo furgone si era rotto e non aveva soldi. Alwyn lo fece dormire nel suo cortile, gli diede da mangiare, riparò il suo furgone e lo mandò per la sua strada. Tutto ciò che gli disse fu: “Un giorno, quando passerai di qua e avrai i soldi, mi pagherai”. Un altro giorno, un anziano si fermò al suo garage per ricevere assistenza alle luci del suo veicolo che non funzionavano più. Dopo la riparazione Alwyn rifiutò di farsi pagare, dicendo che non era stato un grande lavoro. Quando l'uomo anziano se ne era andato, disse che si era intenerito, perché gli aveva ricordato il padre, che in quel periodo aveva quasi 80 anni.

Alwyn era molto serio riguardo al suo volk e alla sua cultura, ma aveva anche uno stupefacente senso dell'umorismo ed era una persona molto popolare. Trovava sempre il modo più divertente di dire le cose e tutti i suoi amici erano stati vittime di uno dei suoi scherzi.
Il 10 marzo 1994, il col. Alwyn Wolfaardt era parte delle forze della AWB Wenkommando che entrarono in Boputhatswana, su richiesta del presidente Lucas Mangope, per difendere l'indipendenza della homeland nera (vedi: “Conflitto in Bophuthatswana - 1994”). “Sapevo che era andato in missione, ma non sapevo dove. Mi chiamò dal lavoro, ma credevamo i nostri telefoni fossero sotto controllo, così non discutemmo i dettagli telefonicamente.” Dichiarò Ester Wolfaardt nel 1994.
Il Boputhatswana era parte della Freedom Alliance, insieme alla coalizione dell'Afrikaner Volksfront (di cui l'AWB faceva parte), al KwaZulu e al Ciskei.
Traditi da Lucas Mangope, dai vertici (afrikaner bianchi) dell'Afrikaner Volksfront (AVF) e dall'Esercito del Bophuthatswana, gli uomini dell'AWB Wenkommando formarono un convoglio per cercare di tornare nel Transvaal occidentale. Il convoglio finì sotto il fuoco di fucili e mortai, in mano a neri in abiti civili, e anche (secondo la testimonianza del gen. dell'AWB Wenkommando Alec Cruywagen e degli altri uomini del convoglio in ritirata) di persone con l'uniforme del 32esimo Battaglione dell'Impero della “vecchia” Repubblica del Sudafrica (RSA).
Il col. Alwyn Wolfaardt guidava la sua vecchia Mercedes blu, e insieme lui vi erano ad altri due uomini dell'AWB Wenkommando: il generale Nicolaas Cornelius Fourie e il veldkornet Jacobus Stephanus Uys.
Il mezzo, rimasto isolato, fu crivellato di colpi dalle truppe del Bophuthatswana. Il gen. Fourie fu colpito gravemente al collo e perse conoscenza. I tre boeri, dinnanzi ai giornalisti, vennero disarmati e poi assassinati a sangue freddo da un poliziotto nero del Bophuthatswana, simpatizzante dell'African National Congress (ANC). Il col. Wolfaardt venne assassinato mentre era faccia a terra. Morì istantaneamente per le ferite cranio-cerebrali causate da un colpo sparatogli alla testa da dietro.
Il massacro fu ripreso dalle televisioni di tutto il mondo, appositamente riunite sul posto, e fu teletrasmesso lo stesso giorno, ancor prima che la famiglia Wolfaardt venisse avvisata. “Ho acceso la televisione e ho riconosciuto la sua auto. Hanno mostrato tutta l'esecuzione. Ero intontita. Ho telefonato al quartier generale dell'AWB e ho detto: “Quella è la mia auto. Quello è il mio uomo.” “Mia figlia [8 anni a quel tempo. Ndr] ha visto tutto anche lei. E' rimasta tranquilla. Era molto legata a suo padre. E' morto difendendo il suo paese e le sue convinzioni. Sono orgogliosa di lui.” Dichiarò sua moglie nel 1994.
Il col. Alwyn Wolfaardt venne sepolto nell'ala dedicata agli eroi del cimitero di Naboomspruit, perché ucciso in servizio per il suo volk (il volk boero). L'AWB fece richiesta all'amministrazione locale, e questa venne concessa.

Al tempo della sua morte, avvenuta l'11 marzo del 1994, il col. Alwyn Wolfaardt aveva 45 anni. Ha dato la sua vita per la causa dei boeri.
Suo padre, fino al giorno della sua morte, il 28 agosto 2008, due mesi prima del suo 92esimo compleanno, considerò Alwyn il suo eroe. Per lui Alwyn non era stato assassinato ma aveva sacrificato la sua vita per il volk boero ed era morto com'era vissuto – per il suo volk. Sulla sua lapide è scritto: “Ek sal lewe, ek sal sterwe, ek vir jou Suid Afrika”. Che significa: Io vivrò e morirò per te, Sudafrica.
Il col. Alwyn Wolfaardt, insieme agli altri caduti dell'AWB, è ricordato presso il Monumento ai caduti dell'AWB, a Ventersdorp.


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